CORPO STELLATO (Bellezza tra arte e scienza)
di Matilde Mileto , Maggy Saffi , Giorgia Pignataro
La costellazione di Andromeda riceve il nome da un mito: Andromeda era una fanciulla timida e riservata, figlia di Cefeo e Cassiopea, donna vanitosa che sosteneva di essere più bella di una Nereide. La sua sfrontatezza raggiunse le seducenti Ninfe che decisero di punire questa sua arroganza. Il potente Poseidone intervenne a vendicare quell’orgoglio ferito: mandò un mostro che devastasse le coste del regno. Unica fu la soluzione per fermare tanta violenza: Cefeo e Cassiopea dovevano sacrificare la loro vergine figlia. L’innocente Andromeda fu legata ad una roccia cosi che il mostro potesse ucciderla ma fu salvata da Perseo che incantato da tale fragile bellezza lo sconfisse e la sposò. Dopo la morte di Andromeda, la dea della sapienza Atena la trasformò in una costellazione e la pose vicino a quelle di Perseo (suo marito), di Cassiopea e Cefeo (suoi genitori). La costellazione di Andromeda ha la forma di una A allungata, è la nebulosa più lontana che possiamo distinguere ad occhio nudo.
Affascinati da questo mito antichissimo, abbiamo voluto riportare la costellazione sul nostro corpo e unendo dei nei, come fossero le stelle principali di quella galassia, abbiamo voluto condividere un messaggio: anche le nostre imperfezioni possono mutarsi in arte rendendoci unici e bellissimi
Docenti: Rosa Buono , Chiara Deperte
Scuola: IISS Ilaria Alpi-E.Montale – Bari
In mostra nella tappa:
- Bari 2022