prosopagno sia!
di Chiara Acquistapace , Sara Santoro , Silvia Possidente
L’opera prende spunto dal saggio neurologico del medico Oliver Sacks intitolato “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”. Nel paziente in questione era scomparsa la capacità di riconoscere le facce delle persone, in questo caso egli non riconosceva il volto della moglie e lo scambiava per un cappello. L’uomo era infatti affetto da prosopagnosia detta anche “cecità per i volti”, la quale sopraggiunge in seguito ad un danno celebrale (trauma, ictus, malattie degenerative). Abbiamo quindi deciso di utilizzare due manichini, uno dei due rappresenta il paziente l’altro invece la donna, sul volto della quale posizioneremo un cappello. Invece per quanto riguarda l’uomo realizzeremo un plastico rappresentante un cervello dove metteremo in risalto l’area celebrale danneggiata: la giunzione temporo-occipitale.
Docenti: Maria Serena Zaza , Brigida Straziuso
Scuola: Liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza – Potenza
In mostra nella tappa:
- Potenza 2022