Dipendenza dalla Natura

L’opera vuole mostrare all’oservatore ciò che l’uomo può trarre dalla natura, creando qualcosa di orribile, volto alla propria distruzione. Il quadro infatti, anonimo e completamente nero, rappresenta simbolicamente l’universo, vasto e immenso, ma anche vuoto e buio. Infatti si vuole così volgere l’attenzione verso l’unico soggetto ovvero i fiori, la natura, la bellezza insomma. Tutto ciò è rappresentato da vivaci e colorati papaveri che vengono però deturpati dall’uomo e dalla sua ingombrante e infestante azione, pestandoli metaforicamente attraverso l’intervento di una scarpa, che oltre a rovinare la magnificenza del fiore, va a modificare totalmente la sua natura, trasfigurandolo completamente e trasformandolo in eroina, droga pesante ricavata scientificamente proprio dai semi di papavero, molto pericolosa e mortale che distrugge psicologicamente e fisicamente l’uomo che la assume: si possono notare infatti le formule dell’eroina nei due angoli del dipinto, provenienti dallo schiacciamento dei fiori. In questo caso l’incontro natura-uomo è stato un incontro distruttivo, degenerativo e allarmante, ed è per questo motivo che abbiamo voluto esprimere il nostro pensiero e avviso, attraverso l’incontro di arte e scienza.

Docenti: Giovanna Renzoni

Scuola: Liceo Scientifico U. Dini – Pisa