Black Gravity

di Lorenzo Russo , Paolo Costa , Federico Grossi

L’opera si ispira alla fisica dei buchi neri e in particolare alla loro capacità di attrarre ogni cosa, compresa la luce, e di deformare lo spaziotempo, al limite dell’orizzonte degli eventi.
L’opera consiste in un telo nero che riproduce il piano deformabile dello spaziotempo e su cui sono raffigurate le immagini bidimensionali dei simboli di elementi chimici, di fotoni/onde e di orologi deformati (come quelli di Dalì), a simboleggiare la materia, la luce e il tempo, risucchiati dal buco nero. Al centro del telo, a deformarlo, si trova una sfera di plexiglass trasparente, riempita per metà da materiale di colore nero, in cui sono immersi, come solidi tridimensionali, numeri e lettere, lampadine e clessidre, che rappresentano gli stessi concetti raffigurati sul telo.

Docenti: Roberta Bolzanello , Marianna Folcarelli

Scuola: Liceo statale Democrito – Roma

In mostra nella tappa:

  • Roma 2024

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