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di Lara Ripamonti , Emma Felisi , Sara Giacomini

La fotografia è una nostra interpretazione del complicato equilibrio tra gli esseri umani e l’universo circostante, si cerca di comunicare una contrapposizione tra l’effetto enorme che in realtà l’uomo ha sul pianeta e la fragilità della nostra esistenza terrena.
Abbiamo voluto considerare il tema della vastità dell’universo da un aspetto psicologico invece che scientifico.
La nostra presenza è fugace in un contesto cosmico eterno, Siamo solo un puntino insignificante in uno spazio infinito, per questo abbiamo voluto mettere in evidenza sia l’inquietudine che provoca la consapevolezza di, possiamo dire, non contare nulla, ma anche la libertà che questa situazione ci conferisce. Il riflesso dell’immagine sul corpo nudo sta a rappresentare l’emancipazione dal giudizio degli altri che non ha nessuna conseguenza ma che invece opprime così tanto gli esseri umani, se ognuno si concentrasse un po’ meno sugli altri e un po’ di più su se stesso il mondo sarebbe diverso.

Docenti: Federica Manici , Claudia Zelaschi

Scuola: Liceo artistico Caravaggio – Milano

In mostra nella tappa:

  • Milano (2023-2024)