l’uomo iperbolico
di ermela allkja , monica visani , giulia sama
Da Vinci e Gaudí, due degli artisti più rivoluzionari delle loro rispettive epoche.
Nello schizzo dell’Uomo Vitruviano, Leonardo traccia la rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano, inscritto nelle due forme geometriche “perfette”, il cerchio e il quadrato. Gaudí, al contrario, soprattutto nel costruire la Sagrada Familia, preferisce servirsi di forme più complesse: le quadriche, definite in geometria come figure descritte dall’insieme dei punti rilevati sul piano da un’equazione quadratica a tre variabili; queste si distinguono in base alla relazione delle rette che si evidenziano su un piano immaginario passante per un punto. In particolare, Gaudí prediligeva la forma del paraboloide iperbolico (usato per le volte del soffitto della sua opera magna), a causa dell’incidenza perpendicolare delle rette. Per questi motivi abbiamo deciso di costruire un paraboloide e di contrapporlo all’immagine dell’Uomo Vitruviano, unendo l’arte e la geometria e facendole scontrare.
Docenti: maria grazia cantoni , elisa alessandrini
Scuola: Istituto Leonardo Da Vinci – Liceo Scientifico E. Ferrari, Cesenatico – Bologna / Ferrara
In mostra nella tappa:
- Bologna/Ferrara (2023-2024)