2nd edition 2018-2020
Le ballet des electrons
di Aurora Mezzone , Iaele Seguso , Chiara Poggi
Scienza e Arte. Due ambiti completamente differenti, quasi in contrapposizione l’uno con l’altro. Uno preciso e rigoroso, l’altro soggettivo e libero da ogni schema prefissato.
Ma sono sul serio così diversi? Eppure esporre all’umanità il proprio lavoro derivato da un attento studio, non risulta essere il compito sia dello scienziato che dell’artista? Michelangelo con la sua tecnica del “non finito michelangiolesco” metteva in pratica la tanto amata e studiata filosofia neoplatonica; le sculture di Canova rappresentano l’emblema di un ritorno alla predilezione del Classicismo; Einstein propose la teoria della relatività partendo da concetti esposti dalla geometria euclidea.
Così anche un apparentemente asettico “diagramma di Feynman” può risultare agli occhi di un attento scrutatore una vera e propria opera artistica. Una continua danza tra due elettroni viene bloccata e rappresentata dall’artista-scienziato nel momento emblematico: lo scambio del fotone. Una luce, come un lampo, illumina la scena: i due elettroni, liberi di muoversi, trovatisi l’uno di fronte all’altro, si scambiano il fotone. E così, nella vastità della materia, in un piedistallo si ritrovano due infinitesimamente piccoli elettroni che, con i loro movimenti, tuonano in una spettacolare opera d’arte.
Docenti: Pier Antonio Bastianutto
Scuola: Liceo Classico “M. Foscarini” – Venezia – Venezia
In mostra nella tappa:
- Venezia 2019
- Esposizione nazionale II edizione (2018-2020)