3rd edition 2020-2022
Ceci n’est pas un violon
di Barbara Rondinella , Caterina Chiri , Damiano Chiarello
Un’affascinante teoria fisica che mira all’unificazione delle interazioni fondamentali è la teoria delle stringhe, in cui i costituenti fondamentali perdono la loro caratteristica puntiforme (sappiamo, infatti, che il punto è il più semplice ente geometrico ed è privo di dimensione) diventando oggetti dotati di dimensione, proprio come le corde del violino; in questo modo ogni caratteristica fisica dell’oggetto rappresentato, come ad esempio la massa, viene a dipendere dal tipo di vibrazione, e quindi della nota.
Nella nostra opera, abbiamo cercato di rappresentare questo apparentemente impossibile connubio tra realtà a n-dimensioni (rappresentata dalle 26 corde di chitarra, che simboleggiano le stringhe della teoria bosonica) e realtà a una sola dimensione, impersonificata da questo violino assemblato a richiamare un nastro di Möbius.
L’unione dei due opposti avviene simbolicamente attraverso il passaggio delle corde-stringhe attraverso l’unidimensionalità del nastro-violino.
Anche il titolo gioca un ruolo fondamentale: riprendendo il celebre dipinto di Magritte, intitolato “ceci n’est pas une pipe”, abbiamo voluto coronare l’opera chiamandola “ceci n’est pas un violon”, perché, dopotutto, il violino che noi vediamo sospeso tra le stringhe non è più solamente uno strumento.
Docenti: Claudio Chiri , Alessandro Dell’Avvocata
Scuola: Liceo Scientifico “L. Da Vinci” — Maglie – Lecce
In mostra nella tappa:
- Lecce 2022
- Esposizione nazionale III edizione (2020-2022)