Orbite musicali

di Giulia Quacquarelli , Annagiulia Salierno , Martina Michela Terranegra

«Quando la rota, che Tu sempiterni
desiderato, a sé mi fece atteso,
con l’armonia che temperi e discerni,
parvemi tanto, allor, del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
lago non fece mai tanto disteso»
(Dante, Paradiso, I, 76-81)
L’opera “Orbite musicali” si basa sul concetto scientifico di “musica universale”, secondo cui i movimenti degli astri generano una sorta di melodia ed ha origini antichissime: nel mondo greco, il cosmo era paragonato ad una scala musicale; Pitagora e Platone individuano una musica universale prodotta dai movimenti degli astri e delle orbite. Dante allude più volte all’armonia dell’universo, celebrandola nel primo canto del Paradiso, e dopo di lui Keplero, che se ne servirà per elaborare il concetto di orbite ellittiche e della seconda legge omonima, e Goethe.

L’opera è realizzata utilizzando un ukulele come base strutturale, con le sue corde che imitano le orbite dei pianeti, creati usando delle palline di polistirolo di varie dimensioni.

Docenti: Concetta Falcone

Scuola: IISS SOLIMENE – Potenza

In mostra nella tappa:

  • Potenza (2023-2024)