Light waltz in G minor
di Erick Sermidi , Bianca Portillo , Martina Zambello
Nel tentativo di raffigurare le onde gravitazionali provocate dalla fusione di due buchi neri o di due stelle a neutroni abbiamo deciso di utilizzare un semplice flip book. Il fenomeno della persistenza retinica permette la visualizzazione di un’ animazione che rappresenta il movimento di questi corpi celesti e le onde gravitazionali da loro provocate. La prima immagine di un buco nero (Gargantua) venne creata per la lavorazione di “Interstellar” elaborando con programmi di grafica i calcoli del fisico, premio nobel, Kip Thorne. E’ la prima immagine che traduce i calcoli di un buco nero. Il progetto è stato realizzato in serie usando photoshop (disegnando ogni frame digitalmente mediante una tavoletta grafica), stampato e in seguito assemblato.
Docenti: Gabriella Mauri , Giovanna Feola
Scuola: Liceo Artistico Boccioni di Milano – Milano
In mostra nella tappa:
- Milano (2023-2024)