Buco nero attraverso gli occhi di Salvador Dalì
di Paolo Muzzi , Flavio Bellomaria , Roberto Lupo
Usando l’intelligenza artificiale, abbiamo provato a riportare in vita l’arte di Salvador Dalì, per osservare ciò che, possibilmente, vi potrebbe essere all’interno di un buco nero, attraverso la visione surreale della realtà dell’artista.
Abbiamo messo alla prova le capacità realizzative dell’IA, chiedendole di mostrarci un ente di cui la conoscenza umana è all’oscuro.
La simbiosi tra creatività umana e potenza computazionale, rappresenta il buco nero creando un ponte tra l’immaginario di Dalì e l’ignoto.
La scelta di Dalì è stata suggerita dall’influenza delle teorie di Einstein sulle sue opere, rendendolo un esperto nella rappresentazione della deformazione spazio-temporale, la quale trova la massima espressione all’interno di un buco nero.
Importante è l’uso dell’IA come nuovo strumento di raffigurazione, la quale fonde Dalì con il digitale, oltrepassando così i confini dell’arte e della conoscenza umana, rendendo tangibili quelle che sono solamente ipotesi scientifiche.
Docenti: Ivan Valcerca
Scuola: Liceo Scientifico Cavour – Roma
In mostra nella tappa:
- Roma 2024