“Trasumanar”: oltre i confini delle tre dimensioni

“Parendo inchiuso da quel ch’elli ‘nchiude”. È con questa espressione che il sommo poeta, nel canto XXX del Paradiso, descrive lo scenario che si presenta ai suoi occhi una volta giunto sulla superficie del Primo Mobile, l’ultimo cerchio che precede la visione di Dio, rappresentato contemporaneamente come contenitore e contenuto del cosmo. Prendendo le mosse dalla sua geniale intuizione, il nostro progetto si propone di raffigurare in che modo la dimensione immaginata da Dante possa conciliarsi con la conoscenza fisica del mondo a 700 anni dalla sua morte. La risposta è nell’iperspazio, in una sfera quadridimensionale nel cui perenne raccogliersi e dischiudersi si cela, evanescente, la sagoma di una “candida rosa”.

Docenti: Marialuisa Tomaselli , Francesco Prudenzano

Scuola: Liceo “De Sanctis-Galilei” – Manduria (TA) – Lecce