SONNO ETERNO SENZA STELLE

L’opera è un’interpretazione simbolica del mito: “Le disgrazie di Andromeda”, nel quale la madre di questa dea ebbe dei conflitti con le ninfe, per risolverli la figlia venne data in sacrificio ad un drago, ma venne salvata dall’eroe Perseo e il suo pegaso. Abbiamo raffigurato Andromeda sotto forma di ammasso di stelle rappresentanti: la dea, la costellazione e la galassia. La spirale attorno è la raffigurazione astratta del drago sotto forma di Via Lattea. L’opera, tramite una manovella, fa interagire lo spettatore, facendola girare.
I due personaggi rappresentano le due galassie per simboleggiare come avviene la reclusione di una di esse attraverso la collisione: quando due corpi galattici si avvicinano fino a sbattere, creano un’ espulsione di gas rendendo impossibile la creazione di nuove stelle e così muoiono.
Nelle due sponde abbiamo inciso, da una parte un’onda che sta a simboleggiare l’inondazione da parte di Poseidone e sull’altra sono rappresentate delle ninfee marine.

Docenti: Mariagrazia Brunelli , Mariagrazia Bella

Scuola: Liceo delle Arti di Trento “Vittoria” – Padova