2nd edition 2018-2020

2nd edition 2018-2020

Siamo quello che vediamo?

di Elisa Abbondanza , Giulia Giusti , Marta Vouk

Abstract
Il fenomeno presentato è l’anamorfismo, il suggestivo titolo suggerisce le proprietà dell’esperimento e il contenuto rappresentato. La composizione 3D è formata da una base e da uno specchio che permette di riprodurre l’immagine anamorfica, realizzata in cemento, nella propria immagine reale. L’opera è stata realizzata anche per esposizioni in luoghi aperti, come una vera e proprio scultura.

Descrizione completa
L’opera realizzata presenta l’anamorfismo, un particolare fenomeno fisico che si associa a una raffinata progettazione artistica. Inoltre, il titolo “Siamo quello che vediamo?”, oltre a ironizzare sull’effetto artistico prodotto, lascia all’osservatore spunto di sensibili riflessioni e allude alle proprietà dell’esperimento. L’organizzazione della realizzazione del progetto si è articolata in tre fasi, che consistono nella modellazione sulla creta della figura, nel successivo calco in gesso del negativo e il finale stampo nella miscela composta da cemento armato e sabbia. Questi tre passaggi ci hanno permesso di raggiungere una buona precisione e chiarezza degli elementi proposti. L’intento artistico della composizione e presentazione dell’opera mira a riprendere le sembianze dell’opera di Caspar David Friedrich “Mare Artico”. Per l’aspetto scientifico è necessario puntualizzare che si tratta di una tecnica di illusione ottica, che rispetta le leggi dell’ottica geometrica che trattano i raggi luminosi come rette. Data un’immagine di partenza possiamo costruire la sua deformazione anamorfica nel seguente modo: immaginiamo che un osservatore posto nel punto O osservi il punto A della figura da trasformare; si traccia la retta OA fino a incontrare lo specchio cilindrico nel punto P, dove viene proiettato secondo le leggi della riflessione. Seguiamo il raggio riflesso finché non incontra nel punto Q il piano sul quale disegnare l’anamorfismo; Q rappresenta il risultato della trasformazione anamorfica applicato al punto A, tale procedimento viene eseguito su tutti i punti dell’immagine per completare la figura. La progettazione è stata idealizzata anche per esposizioni in luoghi aperti, come una vera e propria scultura.

Docenti: Nadia Argenziano

Scuola: Liceo Scientifico Filippo Buonarroti – Pisa – Pisa

In mostra nella tappa:

  • Esposizione nazionale II edizione (2018-2020)
  • Pisa 2020

Tecnica: Oggetto 3D