Relatività a strati
di Pietro Zangarelli , Giulia Caporali , Rosa Vigilante
Abbiamo deciso di rappresentare il principio della relatività di Einstein applicandolo al susseguirsi delle diverse epoche artistiche.
Il principio dice che in prossimità di una massa lo spazio-tempo si deforma.
La conseguenza è un rallentamento temporale che dipende dalla massa e dalla distanza a cui l’oggetto si trova da essa.
In base a questo principio abbiamo voluto rappresentare la massa con un buco nero, questo va a rallentare il tempo, in particolare lo scorrimento delle epoche e quindi il cambiamento dell’architettura nella storia.
Come detto prima il rallentamento dipende dalla distanza a cui l’oggetto si trova dalla massa, quindi più l’edificio si trova vicino al buco nero meno ha progredito nella storia dell’arte.
Quindi partendo dal piano più vicino al buco nero abbiamo inserito le seguenti epoche, ognuna associata ad un’opera: Antico Egitto (Piramide di Giza), Antica Grecia (Partenone di Atene), Gotico (Notre Dame di Parigi) e Moderno (Heydar Aliyev Center di Baku).
Docenti: Carla Tagliaferri
Scuola: Liceo scientifico Morgagni – Roma
In mostra nella tappa:
- Roma 2024