Luce rifratta da un prisma di vetro
di Andrea Orlando Nieri , Gianluca Lenzi , Alberto Turini
La luce visibile ordinaria è una sovrapposizione di onde di vario colore che danno come risultato sul nostro occhio appunto il bianco. Con opportuni strumenti, tra cui un prisma, è tuttavia possibile scomporre la luce visibile bianca e vedere separatamente i colori di cui è composta. Questo grazie al fenomeno della rifrazione e della sua dipendenza dalla lunghezza d’onda. Un prisma altro non è che un pezzetto di vetro di forma opportuna. In questo caso i due mezzi sono uno l’aria, dove solitamente viaggia la luce, e l’altro è appunto il vetro.
La luce bianca entrando nel prisma si separa nei suoi colori costituenti per effetto della rifrazione il cui angolo dipende dalla lunghezza d’onda e uscendo di nuovo nell’aria tale separazione è ulteriormente accentuata.
Ad ogni lunghezza d’onda corrisponde un colore diverso. In tal modo con un opportuno rivelatore, che può in molti casi può essere anche semplicemente l’occhio, è possibile vedere l’insieme dei colori che compongono la luce bianca.
Docenti: Nicola Dispenza , Luca Scaglione
Scuola: Liceo XXV Aprile Pontedera – Pisa
In mostra nella tappa:
- Pisa (2023-2024)