DNA spaziale
di Mattia D’Amato , Francesca Fusco , Antonella Rifino
Precedentemente ricorperta di colore nero e poi contriddistinta da schizzi di diverse tonalità di blu, la tavola ha l’intento di rappresentare lo spazio. Su quest’ultima sono presenti infatti il sole (in posizione centrale) e i vari pianeti del sistema solare. Il protagonista dell’opera è comunque il DNA. La sua struttura è rappresentata da due lunghi fili di ferro modellabili, che creano un effetto a spirale. Le basi azotate invece sono sostituite da dei tubicini di plastica, bucati ad entrambe le estremità, in modo tale da poter far passare i fili di ferro all’interno. Questi tubicini di plastica sono dipinti con diversi colori, ogni colore corrisponde ad una delle 4 basi azotate: giallo per adenina, verde per timina, rosso per citosina e blu per guanina. Con quest’opera il nostro obiettivo è dimostrare come in realtà arte e scienza siano strettamente correlate tra di loro e non due discipline prese singolarmente.
Docenti: Buonaventura Ramone , Gerardina Silvana Giovanna Posca
Scuola: Istituto d’Istruzione Superiore Giustino Fortunato (Rionero) – Potenza
In mostra nella tappa:
- Potenza (2023-2024)